Puglia

Il mare e i pugliesi. Ecco perchè sono ancora qui, in Puglia, come residente, ma ancor più come resistente. Il termine è perfetto perchè più che vivere resisto. Mi son chiesta così tante volte le motivazioni del mio resistere che dovevo darmi una risposta. E la mia risposta è questa: il mare e i pugliesi. Ne ero già quasi totalmente consapevole ma #collimareinpuglia mi ha dato l’ennesima conferma.

Vivo in una regione che mi riempie gli occhi ogni giorno ma che allo stesso tempo mi svuota l’anima, una regione che amo ma che mi fa tremendamente incazzare ogni giorno di più e che nonostante tutto non riesco a lasciare. L’ho amata, poi l’ho odiata e ho immaginato la mia vita molto molto lontano da qui, poi quasi a 30 anni ho ricominciato a riamarla, a sentirla mia e a sentirmici parte. Abbiamo fatto pace, il che non è poco.

La felicità non è data dal sole a novembre nè dalle orecchiette. Se fosse così 3/4 dei miei amici non se ne sarebbero andati. Forse è un discorso applicabile all’Italia intera, ma io parlo della mia regione, della mia città, quella che ormai osservo con occhi disincantati e vivo tutti i giorni. Quella che a 30 anni non riesce a farmi sentire realizzata, non come vorrei. Non realizza me, non realizza chi mi circonda, tranne poche eccezioni realizza solo chi si “accontenta”. Ma non tutti sono nati per accontentarsi. Ve lo dice una che ha rifiutato la vita da dipendente e ha deciso di perdere il fegato come libera professionista pur di fare quello che ama. Una che vede cose così strane e al limite dell’umana intelligenza da pensare spesso e volentieri “un giorno mi sveglierò e scoprirò di essere la protagonista di The Truman Show”.

Quando inizio a fare pensieri e discorsi di questo tipo, si scatena una guerra dentro di me: come è possibile amare e odiare una cosa allo stesso tempo?

Poi vedo il mare. E l’unica cosa che riesco a pensare è “ho questo”. Ultimamente mi è stato detto “tu non sei da mare, ma DI mare”; e a pensarci, forse, è proprio così. Non saprei spiegarlo con altre parole. Il mare è il mio Tavor. Soprattutto in inverno. Poco più di una settimana fa di fronte al mare deserto e silenzioso del Parco delle Dune Costiere ho visto Veronica togliersi le scarpe e mettere i piedi in quell’acqua così trasparente da potercisi specchiare. Ho visto l’espressione del suo volto e tutto mi è sembrato più chiaro. Sembrerà assurdo ma è proprio così. Sono del segno dei pesci, è il mio elemento, ormai ne ho l’assoluta certezza.

Puglia

E poi i pugliesi. Una razza a parte. Incontrarne uno al polo nord significherebbe sentirsi a casa anche lì. Penso sia un dono, quello di voler far sentire sempre a proprio agio una persona, in qualsiasi situazione, sempre. Molti la chiamano ospitalità, io lo chiamo amore. Una bellissima forma d’amore. Un pugliese è passione allo stato puro. E quando mi scontro con tutta questa passione ecco che ritorno a pensare di aver fatto la scelta giusta. L’ho pensato ascoltando Giandomenico della Masseria Il Capitolo (sei riuscito a “raccontarmi” l’olio, grazie), parlando con i ragazzi di Progetti per Comunicare, una grandissima e bellissima scoperta, appassionandomi ai discorsi di Gianfranco Ciola, Direttore del Parco delle Dune Costiere (ce ne fossero come lui) incantandomi davanti al sorriso e alla creatività di Marino (e al suo campanello!), per non parlare di Valentina e Grazia di Studio Cru, riuscite ad organizzare (nonostante le avversità, ma qui stendiamo un velo pietoso) quello che non voglio chiamare blog tour, blog trip, press tour, bensì un bellissimo weekend di scoperta e di presa di coscienza.

Puglia

Quindi sì, tentenno ma non mollo, non al momento. Perchè senza tutto questo, forse, non riuscirei a vivere e ora non sarei su una panchina di fronte al mare a scrivere questo post-confessione. Fin quando continuerò a partire e ad avere sempre il fortissimo desiderio di tornare a “casa”, a “sentire” il mare e a scoprire una Puglia migliore grazie a persone come quelle di cui ho parlato, bhè, sarò sempre dalla parte dei residenti/resistenti.

Ecco le parole con cui ho raccontato il mio #collimareinpuglia subito dopo essere rientrata. Questa è la Puglia che amo.

#Collimareinpuglia

Photo Credit: Roberta Longo

Galleria fotografica #collimareinpuglia

 

 

 

 

 

 

  1. Leggo e mi ritrovo in questi sentimenti contrastanti di odio-amore, da parte mia nei confronti dell’Italia… Per ora ho scelto di avere un break dal mio amore, vivendo dall’altra parte del mondo, in Australia, nel futuro chissà… Ammiro invece la tua scelta di restare! In bocca al lupo!

    • Roberta Longo says:

      Grazie mille e crepi il lupo :) Un break è spesso necessario, a volte ti permette di capire cosa è meglio fare e di fare la scelta più giusta. Io ammiro te, ci vuole tanto coraggio ad andarsene, forse più che restare …

  2. Ti ho già detto che mi piace un sacco come scrivi?
    Il tuo ragionamento è applicabile in effetti a tutta l’Italia, a ciò che ci spinge nonostante tutto a rimanere qui e ad reinventarci ogni giorno.
    Perché quello che ci riempie gli occhi ogni giorno (mare, colline, ulivi) ci da’ anche la carica per non arrenderci. Un bacio e spero di rivederti presto.
    Nadia (dalle Marche).

    • Roberta Longo says:

      Grazie grazie grazie. Tu puoi capirmi benissimo e sei una gran bella resistente! Ricarichiamoci, facciamoci ispirare e cerchiamo di resistere, riusciremo a fare qualcosa di bello :) Un abbraccio e a prestissimo!

  3. Tu la Puglia la ami e basta. Per questo resisti. Un amore che condivido ma che sfortunatamente non posso vivere come fai tu. Per essere felici non bastano l’odore del mare il calore del sole e i sorrisi della gente. Occorre anche provvedere a se stessi, mettere il piatto in tavola e, perché no, avere la prospettiva di migliorarsi a dismisura. Perché vivere in un bel posto tra belle persone diventa meno bello quando non si hanno i soldi per fare quel che si vuole. Il sapore dell’acqua salata non è più collegato alla vacanza ma all’unico svago che si può godere e solo perché gratis. Io me ne vado. Appena potrò lo farò. A malincuore e controvoglia, con la morte nel cuore e la consapevolezza di dover sopportare la nostalgia. Ma porterò con me tutti i miei ricordi e una grande forza. Una forza che viene dalla rabbia e dall’odio. Un desiderio di vendetta che mi darà la forza di crescere e di tornare un giorno. Tornerò per far scontare i loro peccati a quelli che hanno reso la mia bella Puglia un territorio arido e ostile per tutti quelli come me che vorrebbero poter lavorare per se stessi e non per lo Stato e per le Tasse, quelli che vorrebbero raccogliere il frutto del proprio lavoro e tenerlo per se stessi, per crescere sempre di più, per quelli che invece di accontentarsi di essere uguali e omologati agli altri hanno preferito andarsene in cerca di un habitat migliore. Beata te che puoi restare.

    • Roberta Longo says:

      Ti capisco, eccome se ti capisco. Al momento resto con tanti problemi da risolvere, tanta incertezza, tanti punti interrogativi. Mi sono data dei tempi perchè come dici tu “occorre anche provvedere a se stessi, mettere il piatto in tavola e, perché no, avere la prospettiva di migliorarsi a dismisura”; il distacco sarebbe così duro che cerco in tutti i modi di evitarlo, ma chi può dire cosa succederà. Il tuo sfogo è un pugno nello stomaco, vero e sincero. Grazie

  4. Ho schivato questo post per giorni… Lo vedevo lì, gironzolare su tw, qua e lá, linkato. L’ho schivato perchè sapevo che sarebbe stato un pugno nello stomaco leggere parole d’amore per la propria terra che ti costringono a guardarti intorno in ogni angolo d’Italia in cui ti trovi e a chiederti cosa ami. Io sono una senza terra, un misto panna di origini e tradizioni, una che se ne vuole andare sempre. Ma sono una che si incazza e che difende le Terme Berzieri o il Parmigiano come se fossero “roba mia”. Sono Roba mia…la Puglia è roba tua. E con queste parole ci hai ricordato di amarle. E che forse meritano resistenza.

    • Roberta Longo says:

      Resistere e cercare di rendere la terra in cui vivi un posto migliore, o magari solo il migliore per te. Grazie Paoletta

  5. Già… il mare… la campagna… il sole… bellissimo, tutto bellissimo. Ma come la mettiamo con le discariche abusive, con l’uso impenitente e indiscriminato di erbicidi, pesticidi, insetticidi e non so che altro. Come la mettiamo con l’amianto che viene abbandonato nei campi e nei terreni dove tu vai a farti una passeggiata a cavallo o con il cane; i materassi, televisori, ecc che ogni primavera vengono abbandonati sul ciglio delle strade dove passi a piedi o in macchina, le distese sterminate di pannelli solari dove prima c’erano uliveti secolari, l’immondizia disseminata ovunque nelle pinete, lungo le spiagge, tra le dune, anche sulla soglia di casa tua a volte!
    Vogliamo parlare adesso dei pugliesi? molto cordiali, disponibili e generosi… ma spera di non fare mai il minimo incidente in auto perché ti ritrovi una famiglia intera all’ospedale (qui le RCA costano il 40% a causa delle continue truffe ai danni delle assicurazioni); spera di non essere mai costretto a licenziare un dipendente se non vuoi trovarti in tribunale, spera di non dover mai avere bisogno di un tecnico qualificato se non vuoi trovarti in mano a faccendieri che dicono di saper fare tutto ma fanno solo danni. Non preoccuparti se sei ritardo di 10 minuti, tanto dovrai aspettare comunque…Non preoccuparti se trovi un buco nella tua recinzione, sono solo i vicini che vengono nella tua proprietà a raccogliere i funghi o le CICORINE o che abbandonano lì la pecora morente perché non vogliono fare la denuncia all’ASL! Spera di non dover mai avere bisogno poi della Pubblica Amministrazione, uffici comunali, provinciali, scuole… per non parlare degli ospedali.
    Noi, innamorati di questa terra, abbiamo fatto dieci anni fa la nostra scelta di trasferirci in Salento, siamo anche noi residenti/resistenti ma diventa ogni giorno più difficile, più complicato: la poesia è passata e resta la triste realtà anche perché per la gente di qua (nonostante abbiamo molte amicizie) siamo e resteremo “quelli del Nord” .

    • Infoturismiamoci says:

      Hai ragione, tutto bellissimo ma non basta. Ne sono consapevole e in parte convinta anch’io, e in questo senso la parola “resistere” racchiude tutto quello che hai ricordato, dalle discariche abusive all’amianto. Sui pugliesi, magari perchè di parte, non concordo totalmente … o meglio, ciò che scrivi è applicabile a molte città italiane (vedi pubblica amministrazione e ospedali). Al momento cerco di non perdere la poesia e di usarla come cuscinetto nei momenti (tanti) di triste realtà. Magari un giorno mi stancherò, magari un giorno le cose cambieranno, chissà.

  6. Nelle tue parole ho rivisto me stessa: sono anni che provo a fuggire da Napoli e dalle sue mille contraddizioni, ma poi alla fine sono sempre orgogliosa della mia napoletaneità.
    Fuggire per poi imparare ad amare, accontentarsi è anche sempre un poì sperare.
    Il legame con la nostra terra non è qualcosa di facilmente comprensibile, ma è qualcosa di nostro e di unico.
    Conosco troppo poco la Puglia ma mi sono bastati i racconti dei tantissimi pugliesi per capire quanto sia una terra meravigliosa.

    ps il tuo post mi ha fatto venire in mente la canzone di un gruppo made in na

    http://www.youtube.com/watch?v=asth9Szh_dM

    • Roberta Longo says:

      Una dedica musicale perfetta. So quello che pensi, ricordo perfettamente il nostro discorso sull’aliscafo per andare a Lipari. E quando dici “fuggire per poi imparare ad amare”, dici una sacrosanta verità.

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