Tutto è iniziato in tempi non sospetti con le Fiabe Sonore. #playaudible
60 centimetri, chignon da ballerina e vestitini bianchi: i miei anni si contavano ancora sulle dita di una mano, ma avevo già sviluppato l’insana tendenza ad essere totalmente fagocitata dall’amore per le cose.
La mia unità di misura era il tanto: tante ore trascorse ad ascoltare “ a mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar, da narraaaaar “, tante ore trascorse ad ascoltare Il lupo e i sette capretti. Così tante, da ricordare ancora esattamente quei 9 nove minuti di storia, parola per parola. Amavo la copertina stropicciata e vissuta del 45 giri, quell’intro malinconica, il famoso “C’era una volta” del cantafiabe Silverio Pisu, l’idea di ascoltare in loop la sorte di quei setti capretti inghiottiti dal lupo. Amavo quelle fiabe, amavo la teatralità con la quale venivano narrate da famosi attori dell’epoca, amavo le canzoncine da canticchiare e amavo il grande fascicolo illustrato. Le fiabe contribuiscono ad educare la mente, aiutano a conoscere il mondo: parola di Gianni Rodari.
L’età dello chignon ha lasciato il posto a quella del grembiule e con lei, finalmente, ecco arrivare il sacro dono della lettura. Sono entrata a gambatesa nell’incontaminato mondo delle storie, delle pagine sfogliate, delle copertine colorate. Ogni libro una vita da far mia.

Questo ultimo agosto è stato dopo molti anni un vero agosto. Un lungo viaggio nel Peloponneso, uno zaino, del tempo per me. Un libro, inseparabile compagno di ogni viaggio che si rispetti. Audible è arrivato così: cercavo un libro che mi accompagnasse, ne ho trovati migliaia. Nessuna pagina da sfogliare, tante voci da ascoltare; immaginate il sole che tramonta, un tavolo a picco sul mare in un piccolo paradiso di nome Trachila, un gatto accovacciato sotto la sedia e Stoner letto da Sergio Rubini: il pensiero vola in Missouri, al sonetto n.73 di Shakespeare, all’amore infelice e a quello contrastato.
Un lungo viaggio nel Peloponneso insomma, iniziato con William Stoner e terminato con il pescatore di granchi giganti incontrato da Paolo Rumiz in Trans Europa Express.

Che cos’è Audible

Ho sentito nominare per la prima volta Audible – società della mia amata Amazon – un paio di anni fa da un amico espatriato nella Grande Mela, giorno in cui nel mio personalissimo elenco degli uomini da amare ha fatto il suo ingresso Donald Katz, il giornalista appassionato di jogging che dopo anni di allenamento a Central Park con un lettore di cassette in tasca inventa un modo pratico e leggero per portare con sé tanta, ma proprio tanta cultura. Katz inventa Audible: era il 1995 e di lì a poco Audible sarebbe divenuto il più grande produttore e distributore al mondo di audiobook digitali e contenuti audio parlati.

Abbiamo dovuto aspettare qualche anno ma, finalmente, Audible è sbarcata anche nello stivale con 2.500 titoli in lingua italiana e circa 10.000 in altre lingue. Best seller e grandi classici letti da celebri professionisti del mondo teatrale, radiofonico, televisivo e cinematografico, ma anche guide turistiche, quotidiani, periodici, lezioni di lingua e (davvero) tanti altri contenuti da scaricare su smartphone e tablet, disponibili a qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, senza interruzioni pubblicitarie ed ascoltabili anche quando non si è connessi a internet.

Audible: come iscriversi in 5 passaggi

1. Scarica l’app o vai su Audible.it

2. Crea un account o, se sei già cliente Amazon, accedi con la stessa login di Amazon

3. Inserisci i dati della carta di credito

4. Accedi ai primi 30 giorni gratuiti di utilizzo

5. Scarica il tuo primo audiobook e infila le cuffie

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I vantaggi di Audible

I primi 30 giorni sono completamente gratuiti

– Dopo i primi 30 giorni gratuiti con l’abbonament0 “all you can listen” (€ 9,99 al mese) si ha accesso illimitato all’intero catalogo.

L’app Audible, disponibile per iOS e Android, è incredibilmente semplice, intuitiva e priva di inutili fronzoli. Per ogni titolo viene proposto un breve estratto, seguito dall’indicazione di autore, narratore, durata, formato, sinossi ed editore. Tantissime le categorie: dalla narrativa all’arte, dalle biografie agli audiobook per bambini e poi, ovviamente, i viaggi.

I miei Audible

Viaggiare, sempre e comunque. Fisicamente, mentalmente, con un biglietto di seconda classe o con un libro. La mia libreria Audible mi rappresenta perfettamente: su tutti dominano i grandi reportage di viaggio di Paolo Rumiz. Dopo Trans Europa Express è il momento de Il Ciclope, il racconto del soggiorno solitario su uno sperduto scoglio del Mediterraneo; un’isola misteriosa di cui Rumiz non svela nome e coordinate, “affinché non ci sia un esubero di barche e di uomini in un luogo ancora vergine, popolato da uccelli e da un faro altissimo.”

Tra i 42 titoli già scaricati, seguono un numero indefinito di guide (inaugurate in Grecia), la saga dell’avvocato Guerrieri narrata dallo stesso autore Gianrico Carofiglio, La piuma di Faletti letta da Claudio Bisio (ambasciatore Audible in Italia), La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon di Alessandra Selmi, un gran bel giallo che negli ultimi 3 giorni ha monopolizzato le mie giornate e, per finire, la serie Don Pablo: Fatti e misfatti del bandito più famoso del mondo, la storia del famoso criminale colombiano Pablo Escobar, noto e ricco trafficante di cocaina ma anche moderno Robin Hood amico dei poveri di Medellín (estratto e primo video trailer della serie).

Circa 30 anni fa trascorrevo i pomeriggi facendo il tifo per sette capretti sfortunati, oggi passo intere nottate ad ascoltare racconti di viaggio e a risolvere gialli; voci profonde, voci calde, voci chiare che diventano parte di quelle giornate in cui mi ritrovo a passare ore tra aeroporti, treni e stazioni. Giornate, ore, minuti che, sinceramente, non potrei riempire meglio. E quindi sì, a chi vive sospeso tra vita e parole, a chi vuole vivere tante vite, a chi ha poco tempo per sfogliare ma abbastanza per ascoltare, a chi vuole solcare i cieli con le parole di Rumiz o guidare ascoltando la penna di John Edward Williams, dico sì: Audible è l’app giusta.

Per tutte le novità vi rimando ai canali social:
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