Colosseo, Roma. 21.30.
Cielo, luna, stelle. Ognuno al suo posto, quello giusto, come sempre. C’è un tempo per tutto nella città eterna e oggi, in questa tiepida serata d’aprile, è il tempo di un’esperienza che ha a che fare con arte, architettura, storia e uomini: imperatori e gladiatori, patrizi e plebei. Un’esperienza che ha a che fare con la bellezza. Luna su, Colosseo giù.

Visitare il Colosseo di notte è possibile. Un’apertura straordinaria. 75 minuti tra l’arena dei gladiatori e i sotterranei delle “belve feroci”. 75 minuti nell’anfiteatro più grande del mondo, Patrimonio Unesco nonché una delle 7 Meraviglie del Mondo Moderno. 75 minuti coinvolgenti, emozionanti.

Come fare per visitare il Colosseo di notte?

Per semplificare la mia visita (= per evitare di non trovare posti disponibili) ho prenotato il mio biglietto su Italy Travels. Ho selezionato il tour La luna sul Colosseo + Sotterranei, opzionato il giorno della visita, inserito i dati anagrafici e pagato. Il tutto in meno di 5 minuti. Consigliato.

Come visitare il Colosseo di Roma senza fare la coda?

Attenzione, attenzione. Sullo stesso sito è possibile prenotare online il famoso, prezioso, fondamentale biglietto salta coda. Non so neanche dirvi quante volte, passata davanti al Colosseo, ho guardato con occhi speranzosi – e subito rassegnati – l’interminabile fila in biglietteria. Ma arrivò il giorno in cui qualcuno, certamente dotato di un gran cuore, decise di inventare i biglietti salta coda e gli ingressi riservati ai suoi furbi possessori. Pace fu.

I biglietti Colosseo salta coda possono essere prenotati in due versioni: i biglietti Colosseo che prevedono un orario preciso d’ingresso in un determinato giorno e i biglietti Colosseo Open che prevedono una data di visita senza un orario specifico. I visitatori possono accedere all’interno del monumento nonché sulle gradinate del livello della terra e dei due ordini superiori di palchi. Entrambi i biglietti, inoltre, includono l’ingresso al Foro Romano e al Museo Palatino (nell’arco di 48 ore dall’ingresso nell’anfiteatro).

Colosseo e Belvedere Tour Guidato: salita al Quinto Anello

Su, sempre più su, fino al quinto anello del Colosseo, reso agibile da pochissimo tempo. Accedere al quinto anello significa salire a 40 metri di altezza, in quello che un tempo era l’anello dedicato alla plebe (che da una tale altezza, non poteva distintamente vedere i dettagli di ciò che accadeva sull’arena): 40 metri sull’anfiteatro, sui Fori Imperiale, su Roma. Imponenza, incanto, bellezza. Un panorama da mozzare il fiato, una vista davvero unica.

Non sono per le mezze misure, questo si sa, ma che sia al chiaro di luna o dall’alto del quinto anello, i tour di cui vi ho parlato hanno il prezioso dono di trasformare la visita del Colosseo in un’esperienza.

panorama_colosseo_roma

Organizzare una visita al Colosseo: si o no?

Se ancora oggi – dopo 8 lunghi anni – siete qui a leggermi, saprete certamente che l’organizzazione non è affar mio. Non lo è stato quando sono partita per l’Iran con in mano solo due biglietti aerei, il visto e la prima notte in un hotel di Teheran, figuriamoci il resto. Amo il mio istinto. Amo l’idea che sia il caso a scegliere per me. Non mi appartiene la pianificazione maniacale anzi, ad essere sinceri, non mi appartiene la pianificazione. Non mi appartengono i giorni, gli orari, gli appuntamenti. Mi appartiene la strada, mi appartengono gli incontri. Ho fatto del “cambio programma” uno stile di vita. Del sesto senso il più affidabile dei miei sensi.

Bellissimo, non c’è che dire. E invece no.

A tanta flaneuristica vita, imprevedibile e un po’ bohémien, si affiancano tante flaneuristiche occasioni perse. Cose mai viste. Cose mai fatte. Ed eccomi allora ad aver attraversato il Marocco in treno ma a non aver mai visitato il Colosseo. Il tempo esiste, le ore volano e spesso, un biglietto salta fila o un tour guidato, possono fare la differenza tra un’esperienza e un’esperienza completa. C’è la Roma della cacio e pepe, delle scale di Piazza Navona, della moneta nella Fontana di Trevi, e c’è la Roma della cacio e pepe, delle scale di Piazza Navona, della moneta nella Fontana di Trevi e della visita al Colosseo. Magari di notte. Magari dall’alto dei suoi 40 metri.

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Curiosità sul Colosseo

Il vero nome del Colosseo

Il Colosseo ha destabilizzato il mio sapere. Mi è toccato ammettere di ignorare gran parte delle informazioni che lo riguardano, anche le più basilari, a partire dal suo vero nome. E così, alla veneranda età di 35 anni, scopro che Colosseo è in realtà l’appellativo di Anfiteatro Flavio… dunque, perché Colosseo? Perché edificato nei pressi di una colossale statua di Nerone.

Colosseo, inaugurazione dei 100 giorni

I tre giorni di festa dedicati dalla Regina Elisabetta al suo compleanno, sono davvero poca roba in confronto ai 100 giorni di cerimonia dedicati alla sua inaugurazione. 100 giorni e 5000 “belve feroci” uccise in una sola giornata.

Naumachie Colosseo

L’enorme arena, in cui – mea culpa – riesco a collocare solo i muscoli di Russell Crowe e gli occhi verdi di Joaquin Phoenix, è stata più volte volontariamente allagata per la messinscena di spettacolari naumachie, vere e proprie battaglie navali tanto amate da quel pubblico assetato di combattimenti.

Leggende sul Colosseo

Leggende di diavoli e spiritelli, racconti di magia nera e sedute spiritiche. Il Colosseo come tempio pagano, come porta dell’inferno in cui durante la notte le anime vagano in cerca della pace eterna, come tempio di maghi e stregoni. Insomma, ce n’è per la fantasia di tutti.

Il Colosseo prima del restauro

Furono in molti a voler porre fine al barbaro spettacolo di morte che andava in scena nel famoso anfiteatro romano. I combattimenti furono aboliti però a seguito della morte di Almacchio, un monaco greco sceso nell’arena per protestare contro tali supplizi.

Cadute in abbandono, le arcate dell’anfiteatro romano furono utilizzate come deposito di fieno, stalle, botteghe e chiese, fino ad arrivare ad un uso tristemente impensabile: fonte di materiali da costruzione. A partire dai marmi, reimpiegati nella costruzione di altri edifici. Si calcola che nel corso del tempo sia rimasto solo un terzo della costruzione originale.

Eventi speciali nel Colosseo

Tre nomi, solo tre: Paul McCartney, Ray Charles ed Elton John. Gli unici ad ottenere il Colosseo come scenario dei propri concerti. Quando la musica incontra la bellezza, beh, c’è davvero poco da aggiungere. Fortunato chi c’era, fortunati quelli che, magari, un giorno ci saranno.

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