Dolomiti: giganti imponenti che sembrano custodire il cuore della terra, coni eretti a conclusione del mondo, come le famose colonne d’Ercole. Se mi chiedeste di associare una parola alle Dolomiti probabilmente userei questa: sublime.
Nel mio ultimo viaggio in questo luogo affascinante ho avuto il piacere di scoprire un micro universo di
bellezza: Corvara, in Alta Badia. L’Alta Badia è un comprensorio turistico formato dai paesi di San Cassiano, Colfosco, Corvara e La Villa, ed è una delle destinazioni più rinomate delle Dolomiti.
A caratterizzare l’Alta Badia, a parte la monumentalità delle alpi, è il carattere delle persone che questo
luogo lo vivono 365 giorni l’anno. Gli abitanti di Corvara parlano ladino in famiglia e indossano, orgogliosi, i caratteristici abiti cuciti esclusivamente a casa o dalla sarta del paese. Apparentemente appartenenti a un mondo lontano che strizza l’occhio all’impero Austro-Ungarico, hanno sposato una mentalità cosmopolita e accogliente per via del turismo dilagante sia in estate che in inverno.
Mi piace pensare che Badia sia l’acronimo di 5 parole che mi hanno accompagnata in questo, quasi mistico,
viaggio.
Cosa fare in Alta Badia
BENEDICI
A Corvara è facile imbattersi in piccole chiese situate in zone spesso ostili da raggiungere. La chiesa che vi
consiglio di visitare è quella di Santa Caterina. In stile tardo gotico, questa chiesa è stata realizzata in onore
di Caterina D’Alessandria.
Quando sarete lì date un’occhiata all’antichissimo affresco che ritrae il martirio di Santa Caterina
d’Alessandria, attribuito a Tiziano Vecellio. Il dipinto, però, è possibile vederlo solo nel tempo di Quaresima,
quando in segno di penitenza le ante del polittico vengono chiuse.
Esco dalla chiesa e annoto un memo sul taccuino: “Ricordati di benedire”. Benedire, nel senso etimologico
della parola latina, significa “dir bene”, parla bene, racconta di cose belle.
Detto, fatto.
ABBRACCIA
Non ho mai amato sciare, forse perché non mi piace perdere l’attrito con la terra, scivolare, perdere il
contatto. L’Alta Badia, però, offre alle persone come me, che con gli sci proprio non vanno d’accordo, più di 400 km di itinerari trekking per escursioni e camminate.
Passeggio in queste vallate sterminate di verde e giallo. Raccolgo una primula – lo so, non si fa – ma non
posso farne a meno. Raccolgo sempre un fiore da mettere nel taccuino, immancabile compagno di viaggio.
Dei fiori delle montagne mi piace la loro dignità e la loro resistenza. Ogni volta che vedo un fiore farsi spazio
tra le crepe delle montagne penso che, malgrado tutto, la natura continua a dare sempre il meglio di sé e
mi vien voglia di abbracciarla, anche solo tra la punta delle dita, quelle che servono per stringere un fiore.
Camminando da Colfosco, giungo nei pressi di una delle rare cascate presenti sulle Dolomiti: la cascata del
Pisciadù. Ed è subito stupore.
DECELERA
A pochi minuti a piedi dalla chiesa di Santa Caterina trionfa l’Hotel Col Alto: il luogo perfetto per decelerare,
rilassarsi e stare bene. Vi consiglio questo hotel per almeno tre motivi:
1. Il calore delle saune, la luminosa piscina coperta con area whirlpool ai sali marini e l’indimenticabile
massaggio ayurvedico: la pausa perfetta nel luogo perfetto.
2. L’atmosfera assolutamente familiare che ti fa sentire sempre un po’ a casa anche se sei km e km dalla tua
città.
3. L’ambiente caldo del ristorante e i sapori straordinari dei piatti tipici altoatesini, peccati di gola che ti
conducono in paradiso. Il ristorante è stato recentemente ristrutturato in stile contemporaneo lasciando
intatto il tipico calore dei luoghi di montagna. Un posto davvero bello dove vi consiglio di gustare i
sorprendenti piatti resi ancor più piacevoli dalle incursioni delle specialità ladine.
IMPROVVISA
Cammino per le strade di Corvara, ho fame, come sempre. Sono le 11:00 non è più tempo di colazione, ma
si sa, in vacanza il tempo non esiste. Decido di assaporare qualche dolce tipico della zona. Mi imbatto in una
pasticceria di paese. Balzano subito davanti ai miei occhi i krapfen, dolci di pasta lievitata ripieni di nutella,
crema e marmellata. Consiglio: fritto è sempre meglio.
Da provare anche lo strudel con mele, uvetta, pinoli e cannella.
ACCELLERA
Ci sono momenti in cui bisogna decelerare, altri, invece, accelera a più non posso.
Così ho fatto. Corvara in Badia è un vero paradiso per chi ama andare in bici. Io che, a dire il vero, non
rientro proprio nella categoria dei bike lovers, ho noleggiato una bici e ho accelerato. Volevo sentire tutta la
verticalità della montagna, la sua inafferrabile grandiosità.
Consiglio senza imperativo
Dopo una passeggiata tra fiori e orti, dopo le abbuffate e il relax prendetevi un po’ di tempo per puntare gli
occhi al cielo. Nelle Dolomiti, chi c’è stato lo sa, accade un fenomeno particolarmente spettacolare: il
rosseggiare delle vette, fenomeno che i ladini chiamano “enrosadira”. Al tramonto, infatti, le vette delle Dolomiti assumono diverse tonalità di rosa, di arancio e di carminio.
È stupore, trascendenza, ascesi mistica. L’Alta Badia è tutto questo, ma non solo questo.
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