Provo sulla mia pelle, nella mia penna, quanto le parole possano essere limitate e limitanti. Ultimamente le trovo banali, estremamente ingiuste, fottutamente egoiste.
C’è un muro invisibile tra noi: le cerco ma non le trovo.
Le cerco perché ne ho bisogno, è sempre stato così. Àncora e salvezza.
Ma non questa volta.
Una canzone. Una frazione di secondo veloce e inafferrabile.
La consapevolezza che il numero di parole a nostra disposizione non sarà mai direttamente proporzionale al numero di sentimenti che ci tormentano. E allora, cercare una definizione delle cose è inutile, preoccuparsi di trovarla ancora di più.
No worries.
Mi chiedo quanto il dolore, improvviso seppur atteso, possa ridefinire, modellare anima e volti.
Dormi, ma non più come prima; sorridi, ma non più come prima; progetti, ma non più come prima; scrivi, ma non più come prima; ricordi, ma non più come prima; ti senti solo, ma non più come prima, di più.
C’è un prima e c’è un dopo.
Di mezzo solo una zattera di salvataggio.
La mia cerca di rimanere a galla nel mare della Calcidica. Vedo in lontananza la sabbia dorata di Toroni. La conosco bene quella sabbia, conserva le mie orme e, prima ancora, le tue. La vedo in lontananza. Non amo particolarmente i dolci ma ho un’improvvisa voglia di bougatsa, quella della pasticceria affacciata sul mare.
La riva sembra farsi più vicina.
Presto o tardi i miei piedi saranno su quella sabbia calda e sottile e quella bougatsa tra le mie mani.
Ti penserò.
Il 4 aprile è partita la raccolta fondi AIRC #GrazieFraintesa. Il ricavato finanzierà la “Borsa di Studio AIRC per l’Estero Francesca Fraintesa Barbieri”, un finanziamento di durata biennale dedicata ai giovani ricercatori. Partecipare significa sostenere la ricerca scientifica, partecipare significa dare a tutti noi una speranza.
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